lunedì 2 marzo 2009

Il Papa interviene sulla crisi del tessile a Prato

Crisi, il Papa interviene sul caso di Prato

Il Papa durante l'AngelusBENEDETTO XVI esorta la politica a tutelare il lavoro e cita Prato tra le «situazioni difficili». Il sindaco pratese Marco Romagnoli prontamente ringrazia giudicando «un segno di speranza» le parole pronunciate dal Papa durante l´Angelus. «L´alta tribuna da cui è sgorgato l´appello - dice Romagnoli - dimostrano che le ragioni espresse dall´intera città nel corteo di sabato sono giuste. Non chiediamo assistenza, chiediamo che il messaggio lanciato da Prato trovi ascolto come ha trovato ascolto nelle parole del Papa. Prato ha bisogno di attenzione». Da Abu Dhabi, dove si trova in missione, anche il presidente del governo toscano Claudio Martini, saluta con favore quanto detto dal Pontefice: «Ogni segnale di attenzione è positivo». Ma il capo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri parla di Prato in ben altri termini: chiede l´espulsione immediata di tutti i cinesi clandestini.

Una richiesta formale, annunciata con una nota arrivata poco dopo le parole del Papa: «Liberare Prato - scrive l´esponente di An - chiedo al governo e direttamente ai ministri Sacconi e Maroni un intervento straordinario, impiegando forze ingenti, per espellere le migliaia di cinesi clandestini giunti nella città toscana e per chiudere le attività illegali svolte dai cinesi nel tessile. Schiavismo, evasione fiscale e contributiva, violazioni di ogni tipo avvengono alla luce del sole sfidando lo Stato e la legalità», scrive Gasparri dopo la manifestazione pratese contro la crisi del tessile che ha coinvolto imprenditori, dipendenti, istituzioni e sindacati.

«La manifestazione di ieri deve trovare risposta - insiste Gasparri - lo Stato vada a Prato in forze e tuteli quanti, italiani o stranieri, rispettano le leggi e i principi sociali e cancelli tutto il resto. Serve, subito, un´azione straordinaria e determinata».

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