mercoledì 11 marzo 2009

TESSILE: NEL 2008 -12,3% EXPORT PER PRATO, CRESCE SOLO MERCATO CINESE

(ASCA) - Firenze, 10 mar - Crolla l'export del tessile pratese nell'ultimo trimestre del 2008, con difficolta' su tutti i mercati tranne che su quello cinese, che continua ad aumentare.

E' quanto emerge da una ricerca dell'Unione industriale pratese, che ha elaborato i dati Istat sulle esportazioni.

L'export manifatturiero pratese ha perso il 10,9% nell'ultimo trimestre del 2008, dato che si va a sommare a una serie di risultati trimestrali negativi. Sul totale dell'anno la contrazione e' del 6,9%.

In particolare l'industria tessile pratese registra nel 2008 sul 2007 una contrazione dell'export pari al 12,3%.

Diminuiscono le esportazioni di tessuti trama-ordito (-14,4%) di filati (-12,3%), e altri tipi di tessuti (-11,4%); mentre rimane stabile nel 2008 l'andamento delle vendite all'estero dei tessuti a maglia (+0,9%). Il comparto ha sofferto in tutti i mercati anche se, penalizzate dal cambio sfavorevole e dall'andamento dell'economia, sono risultate peggiori le performances dei mercati statunitense (-22,3%) e giapponese (-21,2%). Continua la penetrazione dei prodotti pratesi nel mercato cinese (+8,1%), e dal 2008 la Cina, come cliente del distretto tessile, rappresenta il 3,2% del totale dell'export, una 'fetta' superiore, per esempio, a Usa e Giappone.

''Questi risultati complessivi dell'export tessile e meccanico pratese non possono sorprendere'' commenta Raffaella Pinori, vicepresidente dell'Unione industriale pratese, rilevando pero' che ''pur con enormi difficolta' tante imprese ce la stanno mettendo davvero tutta e dimostrano di saper nuotare contrastando la corrente. Occorre che a queste imprese non manchino sostegni a livello locale, regionale, nazionale ed europeo''.

afe/mcc/rob

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