martedì 15 luglio 2008

Le "strane" case di Prato

Le abitazioni tipiche pratesi non sono nè gli appartamenti nè le ville bensì delle stranissime case formate da un luogo adibito a laboratorio al piano terra e abitazione sopra detto laboratorio.

La verità è che negli anni settanta si doveva ottimizzare la produzione : la differenza la faceva il lavoro proprio e della propria famiglia quindi non c'era ragione per perdere tempo negli spostamenti da casa al luogo lavorativo.

L'AziendaFamiglia dormiva,lavorava,mangiava nella stessa struttura!

Qualcuno dirà che non eravamo tanto diversi da i cinesi ...se non fosse per la differenza di condizioni igieniche e l'osservanza di oneri fondamentali quali il pagamento di tasse, contributi etc. che le aziende cinesi al 90% non assolvono ma ne parleremo piu' avanti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...cioè a Prato gli italiani hanno sempre pagato tasse e contributi...? E' questo che vuoi dire...? Scusa, ma vivi a Prato...? Nei laboratori pratesi le regole igieniche e di sicurezza venivano e vengono rispettate...?! Il pratese sordo e senza qualche dito è una invenzione di Francesco Nuti in "Madonna che silenzio c'è stasera"? E' sempre arduo per noi italiani dare lezioni di legalità e correttezza...
Ma non siamo tutti contenti quando i cinesi ci forniscono i nostri splendidi PC a prezzi stracciati?
Il tessile affonda proprio perchè a Prato si è voluto fare industria "alla cinese": orari di lavoro lunghissimi (vedi conto-terzismo), poche o punte innovazioni, furbizie di respiro corto, etc. Qualunque pratese anziano (e nemmeno tanto) ti racconterà come da ragazzetti si lavorava con il babbo e la mamma... Oggi si accusa i cinesi di fare lavorare i bambini...
E' vero: molti cinesi sono cattivi, schiavisti, furbi... (e fanno tanto comodo all' "alta moda" italiana)., ma la massa, il mercato lo fanno i cinesi che si fanno un culo su prodotti a bassissimo contenuto tecnologico: le pezze e le chincaglierie.
Se non ci fregavano i cinesi, ci avrebbe fregato qualunque altro popolo affamato.

Ah...: non sono cinese.