giovedì 17 luglio 2008

La filiera tessile Pratese

Cosa c’è dietro ad un prodotto finito?

1) Fornitori di materie prime (cotone,lana,acrilico,poliestere,lino etc.)
2) Filature ( che trasformano la materia prima da fibra in filato) , fornitori di filati d’importazione
3) Roccature , aspature che consentono la preparazione del filato prima della tintura
4) Tintorie (che in Italia usano coloranti che non contengono le Ammine, tossiche al contatto con la pelle a differenza dei coloranti usati da ditte cinesi)
5) Dipanatura o Roccatura per “ripasso” che consentono la lavorazione dei filati una volta effettuata la tintura
6) Orditura e imbozzimatura che prepara i filati per la tessitura ; per la maglieria non occorre .
7) Tessitura a telaio, tessitura a maglia circolare e rettilinea
8) Trattamento tessuti ,tintura in pezza
9) Confezione abiti o maglie
10) Tintura in capo (se si sono lavorati filati greggi)
11) Stiratura
12) Imbustatura


Per ogni punto elencato, a Prato, esistevano centinaia di aziende in quanto la figura del conto terzi è nel distretto prevalente.

Il conto terzi consente che un’azienda di occuparsi prevalentemente della vendita e dello stoccaggio di un prodotto senza avere bisogno di tanta forza lavoro che è equamente suddivisa in ogni fase della produzione .

Questo sistema ha reso Prato fin dagli anni 70 una forza incredibile perché tutto quello di cui c’era bisogna a Prato esisteva, quindi anche se uno era specializzato a produrre un determinato articolo e se ,per via del cambiamento dei trend della moda si fosse trovato in difficoltà, nel giro di una settimana era già in grado di offrire l’articolo giusto, in quanto esisteva già la struttura per produrre il prodotto “di tendenza ”.

A Prato sono nate migliaia di aziende "quando il lavoro c’era davvero" , a Prato per lungo tempo non sapevamo che cosa significasse cercare lavoro perché qualsiasi persona di buona volontà bastava che facesse un giro per le aziende che il lavoro lo avrebbe trovato.

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