mercoledì 1 aprile 2009

Differenza fra Grande Debito e Piccolo Debito

Gruppo salviamo il tessile su facebook

Da alcuni anni assistiamo in Italia ad un generale impoverimento (indebitamento) delle aziende e se per ragioni “politiche” le grandi aziende sopravvivono, per le piccole aziende la cosa si fa molto seria.

La grande azienda in difficoltà avendo un grande debito nei confronti delle banche aggiusta, consigliata dai commercialisti in accordo con le banche, il problema nella seguente maniera:

a) Congela il debito contratto verso i fornitori che di norma sono chirografari, li convince pagando le nuove commesse in maniera che ci sia una continuità di forniture e non interrompere il processo produttivo
b) Cerca un finanziamento verso istituti bancari che essendo debitori della stessa lo concedono in cambio di garanzie personali da parte dei soci , amministratori e chi è disposto a concedere garanzia (avallo).

La piccola azienda avendo un debito piccolo nei confronti delle banche per lo piu’ garantito da beni personali tramite le fideiussioni,se si trova anche in momentanea difficoltà, non potendo “rientrare” viene fatta chiudere .

Ovviamente dal punto di vista politico Grossa Azienda = tanti dipendenti , equazione che fa pendere, anche in questo caso , la bilancia da una parte.

Dal 1990 sono stato in contatto con centinaia di aziende tessili e mai come oggi la crisi è palpabile.

Ovviamente quello che sto per descrivere ricalca quello che è successo a Prato, ma sono certo, con le dovute differenze, è riscontrabile anche in altre piccole imprese.



NOTIZIA DEL GIORNOBERGAMO, martedì 31 marzo 2009



Blitz dei Carabinieri in un laboratorio tessile cinese a Grumello del Monte, in provincia di
Bergamo. All’interno dello stabilimento i militari hanno sorpreso sei immigrati cinesi irregolari che, dopo il lavoro, mangiavano e dormivano nell’azienda, in un locale adibito ad abitazione, con un tinello e dei giacigli di fortuna. Tre di loro sono stati arrestati poiche’ gia’ destinatari di un precedente decreto di espulsione. Sono una donna di 44 anni e
due uomini di 29 e 43 anni. Il titolare del laboratorio, un cinese di 33 anni residente a Castelli Calepio, e’ stato denunciato in stato di liberta’ per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della manodopera clandestina. Lo stabilimento e’ stato sequestrato.



Maria Emma Galbassini

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