domenica 30 novembre 2008

Salviamo il tessile a Prato o ci va bene così ?

Anche oggi sui maggiori quotidiani toscani la crisi tessile di Prato dilaga.

Il Distretto è allo sbando .

Da una parte aziende che da decenni lavorano rispettando le regole e le leggi italiane pagando Inps,Inail,Irpef,Irap,Enel,Estra,Publiacqua,Consorzio dell'Ombrone,Asmiu,Publiacqua,tasse nelle bollette telefoniche fisse e mobili compreso i canoni.

Dall'altra parte il distretto del Maclolotto platese.

Aziende cinesi che esigono merce senza ddt e quindi "a Nero" creando concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole perchè dietro ad un'azienda cinese ceh vuol fare a nero c'è tutta una struttura "a nero".

Considerando che i dipendenti "a nero" li paghi la metà fate un po' i conti di cosa vuol dire concorrenza sleale perchè ricordo che il prodotto fatto da queste aziende è a tutti gli effetti made in italy.

Certo non vorrei generalizzare perchè ci saranno pure aziende cino-pratesi che rispettano le regole ma io non ne conosco.

Le aziende cinesi cominciano a lavorare nel pomeriggio e alcune tintorie in capo anche con titolari stanno aperte fino a mezzanotte pur di non chiudere.

E' questa la prato che vogliamo per il nostro futuro?

Una prato con centri commerciali costruiti con amministrazioni compiacenti pieno di prodotti tessili cinesi, aziende pratesi costrette a licenziare persone a contratto indeterminato, persone a contratto indeterminato costrette ad andare a lavorare per i centri commerciali assunti con contratti precari .
Aziende pratesi che vengono incentivate a portare la produzione all'estero per produrre là quello che è prodotto qua.
Lanifici pratesi che acquistano semiprodotti (tessuti greggi cinesi)tagliando a metà l'indotto (filature,produttori filati,tintorie e lavorazioni intermedie).

E' questo il Nuovo modello di sviluppo per la Prato del nuovo millennio?

La soluzione Io ce l'ho e si chiama Filiera Corta, la stanno già attuando per l'agricoltura ed è la vera soluzione ma non è attuabile da un'azienda da sola , serve concertazione tra la gente e le istituzioni per ricreare benessere nella comunità.

Prato al pari di altri distretti tessili sta morendo lentamente, le Istituzioni (Amministratori,Sindacati,Confindustria,confartigianato etc) pensano solo a difendere il loro orticello senza dare soluzioni reali per la gente pratese e le aziende pratesi che sono sempre piu' povere.

All'interno del Progetto Arcipelago seguo il tavolo dedicato al tessile , chi volesse contattarmi questa è la mia mail signa@hotmail.it.

Sono gradite aziende che producono prodotti finiti !

Ulteriori notizie vi saranno fornite da me